Il falso modulo del consenso informato sul vaccino anti Covid «sperimentale» (open.online)

di David Puente

Si tratta di una vecchia versione distorta del 
modulo per chi si vaccina con Pfizer

Circola un presunto modulo di consenso informato in cui si afferma che il vaccino anti Covid-19 a mRNA sia sperimentale, lasciando intendere che i cittadini italiani siano stati utilizzati come cavie.

Il documento non è nuovo: era già stato verificato nel 2021, riscontrando diverse informazioni scorrette sulla campagna vaccinale.

Analisi

L’immagine che circola riporta il seguente testo:

Di fatto la sperimentazione è giunta attualmente solo alla “FASE 3” (tuttora in corso) cioè non ha ancora concluso l’iter per l’approvazione definitiva. L’accettazione della somministrazione del nuovo trattamento deve avvenire quindi con la consapevolezza e la volontarietà del vaccinando di essere arruolato ad una fase ancora sperimentale.

[…]

Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza, comprese conseguenze sul feto in caso di gravidanza futura, o ripercussioni sulla fertilità. Firmando e accettando il presente consenso, il vaccinato si assume quindi la responsabilità diretta e personale di eventuali conseguenze nella media e lunga distanza temporale.

Una vecchia bufala

Il documento circolava nel giugno 2021 a campagna vaccinale avviata. Di fatto, la fase 3 della sperimentazione era già stata superata da tempo e di fatto fondamentale per venire autorizzata la somministrazione da parte dell’EMA.

Infine, ricordiamo che per nessun farmaco è possibile conoscere tutti i possibili eventi avversi che si dovrebbero manifestare nel lungo periodo, mentre conosciamo con certezza cosa succede ai malati gravi di Covid-19 o le conseguenze nel lungo periodo sulla salute dei positivi, anche quelli che hanno manifestato sintomi lievi.

Se avessimo seguito gli stessi ragionamenti in passato la poliomielite oggi sarebbe ancora un problema.

Conclusioni

Il documento che circola online da anni, risulta falso e non ufficiale. Inoltre, riporta informazioni errate sulla sperimentazione dei vaccini anti Covid a mRNA e, di conseguenza, sul processo di autorizzazione da parte dell’EMA.

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