di Ginevramaria Bianchi
Ancora danni
Spruzzata vernice rossa sul dispositivo della tangenziale di Modena all’uscita 6
La firma è del gruppo ViVi che dal 2020 compie danneggiamenti contro i beni pubblici
Un nuovo bersaglio nella crociata dei no-vax contro tutto ciò che rappresenta regole e controllo: questa volta, il mirino si è spostato sull’autovelox della tangenziale di Modena all’ altezza dell’ uscita 6, direzione sud.
Il dispositivo, che mediamente sanziona 120 violazioni al giorno su un tratto con limite di 70 chilometri orari, è stato gravemente danneggiato. L’atto, che si inserisce in una strategia ormai nota, è stato poi prontamente rivendicato dal gruppo “ViVi” sul loro canale Telegram.
Cosa è successo
La scena del vandalismo è ormai da copione. Vernice spray, manomissioni e danni strutturali. La polizia locale ha già presentato denuncia contro ignoti e, in questi giorni, prontamente si interverrà per ripristinare l’efficienza del dispositivo nella sua totalità. Ma il problema, purtroppo, è più complesso di una semplice riparazione tecnica.
Il dispositivo
Il velox vandalizzato, già oggetto di polemiche a settembre, era stato sottoposto a verifiche su iniziativa della Prefettura dopo una diffida dell’associazione Alt Velox. Il presidente dell’associazione, Gianantonio Sottile, aveva dichiarato che i modelli T-Exspeed 2.0 fossero privi delle necessarie omologazioni, citando inchieste giudiziarie simili in altre città italiane, tra cui Modena.
Nonostante ciò, il dispositivo della tangenziale di Modena era stato giudicato conforme, e quindi era rimasto operativo. Ma anche questa vicenda, seppur tecnica, non è stata sufficiente a placare l’accanimento dei “ViVi”, che ormai sono in azione sulla nostra provincia da tempo.
Il gruppo “ViVi”
Nato come movimento di protesta contro le norme sanitarie cinque anni fa, durante la pandemia, il gruppo si è evoluto in una rete organizzata che promuove azioni di disturbo e vandalismo. Scritte sui muri, imbrattamenti di scuole, sedi di enti pubblici e, ora, anche autovelox. Non si tratta solo di ideologia, ma di un danno concreto. L’episodio dell’autovelox vandalizzato, infatti, segue una lunga scia di atti simili: nel 2022, ad esempio, le scritte lasciate dai no-vax sulla facciata del liceo Fanti di Carpi costarono alla Provincia 40mila euro per la rimozione.
Quanto costerà sistemare il velox
E anche a Modena il costo del ripristino totale di questo velox sarà significativo, anche se i danni non si limiteranno al bilancio comunale, ma pure alla sicurezza dei cittadini sulle strade. Così, il gruppo continua a spingersi oltre, trasformando ogni atto in un messaggio. E il conto, come sempre, lo pagherà la collettività.