di Simone Bianco
Il sindaco di Bergamo: «Al referendum voterò contro: con meno seggi risparmi risibili.
Non è una battaglia per mettere in difficoltà il segretario Zingaretti»
«Non è una battaglia per mettere in difficoltà il segretario del mio partito. Qui il punto è un altro: la vittoria del sì al referendum serve solo ai cinquestelle». Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, si era schierato mesi prima che il sì diventasse la linea di Nicola Zingaretti. Oggi si trova in ampia compagnia nel Pd.
Nella giunta di Bergamo tutti gli assessori sono per il no. Anche esponenti dell’area di Zingaretti.
«Direi che è un segno chiaro del forte disagio che c’è, nel Pd e non solo, rispetto a questo referendum. Non me n’ero nemmeno accorto, finché me l’ha fatto notare un articolo di Bergamonews. Però è naturale: è una riforma che a fronte di nessun beneficio produce diversi danni».
Nessun beneficio e diversi danni?
«Il beneficio starebbe in un risparmio che però è risibile. D’altra parte il taglio dei parlamentari riduce di molto la rappresentanza per i territori. Allo stesso tempo la riduzione danneggerà il funzionamento delle commissioni e renderà senatori e deputati più controllabili dai leader di partito» … leggi tutto