Un fiume di gente lungo la strada: sono soprattutto afgani, ma anche africani i migranti rimasti senza un riparo dopo gli incendi che hanno devastato il campo profughi di Moria a Lesbo.
Manifestano contro lo stallo mentre la polizia antisommossa tiene sotto controllo il corteo
Per Euronews Apostolos Staikos racconta i fatti dall’isola di Lesbo:” ‘Moria è distrutta, è il passato e non abbiamo un posto dove stare’. Questo è quanto dicono i circa 3.000 rifugiati che protestano e chiedono alle forze dell’ordine di lasciarli scendere al porto. Chiedono agli Stati membri dell’Unione Europea di aprire le porte e accoglierli.
Le richieste dei migranti, bloccati a Lesbo
Abdul Karim Morady è afgano, chiede di lasciare l’isola: “Siamo qui da due anni – spiega Abdul – non possiamo restare qui ancora per molto. La Polizia deve vergognarsi. Non possiamo vivere qui, ci sono un sacco di problemi”.
Anche Salina Qurbani è afgana. Si associa alla richiesta accorata di Abdul: “Non voglio cibo, non voglio acqua, non voglio il primo soccorso – ci dice Salina – voglio solo che la Grecia ci permetta di lasciare Moria. Solo questo, ho bisogno di questo, per favore”.
“L’Ue non può fallire ancora sulle migrazioni in Grecia”
A Lesbo è stato di emergenza. Il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, che ha incontrato la presidente greca Sakellaropoulou e il primo ministro Mitsotakis, ha detto che ulteriori navi, finanziate dall’Unione, offriranno un rifugio ai più bisognosi.
“Faremo tutto il possibile per avere tutti i governi d’Europa al nostro fianco in questo nuovo inizio – dichiara Schinas – perché l’Europa, ho già detto, non può fallire due volte su una questione così importante” … leggi tutto