Coronavirus, le pressioni dei funzionari vicini a Trump per correggere i report sui rischi della pandemia: «Così ferite il presidente». Tre positivi nei campi profughi siriani in Giordania (open.online)

Sui bollettini settimanali dei Cdc relativi 
ai rischi e ai livelli di mortalità del 
Coronavirus negli Stati Uniti ci sarebbero 
state continue pressioni politiche da parte 
di funzionari vicini a Donald Trump del 
Dipartimento della Salute. 

L’accusa parte da un rapporto pubblicato dal sito Politico e rilanciato dal New York Times, nel quale si rivela che gli esperti dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno subito un controllo spesso invadente da parte di funzionari con incarichi politici perché venissero attenuati gli allarmi sulla pandemia.

Tra gli esempi c’è quello in un’email del dottor Paul Alexander, docente della McMaster University in Canada e assunto come consulente per la pandemia dalla Casa Bianca, che ha scritto al direttore dei Cdc, il dottor Robert Redfield, accusandolo di voler «ferire il presidente» e chiedendogli di modificare i rapporti già pubblicati.

Secondo Alexander, quei documento sovrastimavano i rischi del virus per i bambini, proprio nei giorni in cui l’amministrazione Trump premeva per le riaperture delle scuole nel Paese … leggi tutto

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