Hanno marciato per le strade di Lesbo chiedendo maggiore protezione e il sostegno dell’Unione europea.
Erano in centinaia, donne insieme ai loro bambini, tutti migranti che fino a poco tempo fa vivevano nel campo profughi di Moria, sull’isola greca.
Molte accusano la polizia di usare violenza. Altre denunciano una situazione diventata ormai insostenibile anche a causa dell’emergenza Covid-19. Dopo l’incendio che ha raso al suolo il campo, c’è chi si rifiuta di trasferirsi nel nuovo centro di accoglienza in costruzione.
Come una rifugiata, che tiene stretta in braccio il suo bambino. Dice di avere paura degli agenti. Preferisce dormire per strada. Chiedono libertà ma anche di non essere maltrattati.
Secondo le autorità, molti di questi migranti sarebbero ricattati e terrorizzati da un gruppo di afghani. C’è chi sostiene che l’obiettivo di questi rifugiati è lasciare l’isola. Ma il governo greco ha escluso ogni possibilità.” … leggi tutto