Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko convoca i suoi fedellissimi e annuncia che chiuderà le frontiere della Bielorussia con Polonia e Lituania e metterà l'esercito a controllare il confine con l'Ucraina.
Poi lo “Zar di Minsk” si è rivolto ai cittadini dei tre paesi vicini.
Assediato da ormai 40 giorni di proteste popolari, Lukashenko si blinda, si autoisola ed è sempre più convinto che la rivolta nei suoi confronti sia pilotata dall’estero.
E l’Unione europea ha appena approvato una serie di sanzioni contro di lui.
Polonia e Lituania sostengono la Bielorussia
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, durante la sua visita in Lituania, ha dichiarato che i due paesi, entrambi vicini “di casa” della Bielorussia, continueranno ad offrire assistenza medica e materiale ai bielorussi che sono stati feriti e perseguitati durante le proteste.
Morawiecki sostiene che l’Ue e i finanziatori internazionali dovrebbero offrire almeno un miliardo di euro di sostegno economico alla Bielorussia e alle sue aziende … leggi tutto
#Minsk #Belarus
Metro train driver greets passengers with honking. Everybody knows what is about. Nobody needs a word.Today is day 39 of Belarusian revolution.
Video NEXTA pic.twitter.com/1jDQ8RCXNA— Denis Kazakiewicz (@Den_2042) September 16, 2020