Limitazione delle scorte di cibo, aumento dei prezzi e impoverimento dei redditi.
Tra le principali conseguenze negative della pandemia di COVID-19 c’è il rafforzamento delle diseguaglianze economiche. Secondo il Fondo Monetario Internazionali (FMI) nel 2020 la crescita globale prevista sarà di –4,9%, mentre la ripresa dovrebbe essere più graduale di quanto stimato in precedenza. L’FMI spiega inoltre che l’impatto negativo sulle famiglie a basso reddito è particolarmente pesante. Una situazione che mette “a repentaglio i significativi progressi compiuti nella riduzione della povertà estrema nel mondo gli anni ’90”.
Centinaia di milioni di persone in grave difficoltà economica nel mondo infatti stanno vivendo una crisi crescente nel riuscire a garantirsi i propri bisogni alimentari di base, racconta il New York Times. La pandemia sta limitando ulteriormente le scorte di cibo, spingendo i prezzi sempre più in alto, mentre milioni di persone stanno vedendo il loro reddito impoverirsi.
«Sentiamo i nostri bambini urlare per la fame, ma non c’è niente che possiamo fare» ha detto al NYT Halima Bibi, abitante in un villaggio nel sud-est dell’Afghanistan. La sua famiglia viveva già in povertà, riuscendo a sopravvivere grazie al lavoro del marito che ogni giorno con una carriola trasportava prodotti alimentari da un mercato locale alle case circostanti, portando a casa la sera pane, patate e fagioli.
Il nuovo coronavirus, quando è arrivato, ha ucciso i suoi vicini e fatto chiudere il mercato e per questo i pochi guadagni del marito si sono quasi azzerati con il risultato che a volte per cena l’uomo riesce a portare solo pane, mentre altre volte torna senza niente. «Questa non è solo la nostra situazione – ha detto Bibi –, ma riguarda la maggior parte delle famiglie dove viviamo» … leggi tutto
#COVID19 could push 265 million people into acute hunger by the end of 2020.
Food assistance programmes from WFP and partners offer a vital lifeline for vulnerable people around the world. https://t.co/x3bFqRTh5R #FightFoodCrises pic.twitter.com/057O8GpCSO
— World Food Programme (@WFP) April 26, 2020