Il Sì è un pericoloso via libera a una democrazia oligarchica: meno parlamentari e più lobbisti (huffingtonpost.it)

di Gianni Rossi

Questo Referendum non è tanto una questione 
di numeri e di qualche flebile risparmio 
delle spese pubbliche. 

Più allarmante è invece “il messaggio criptico” che sottintende: la riduzione dell’agibilità democratica dei cittadini, il poter scegliere i propri rappresentanti, anche in seguito all’ormai decaduto ruolo di concertazione dei “Corpi intermedi”, sindacati, partiti, associazioni categoriali. Una cancellazione dei diritti e delle responsabilità civili, che dal Dopoguerra ad oggi, avevano invece fatto progredire le democrazie europee.

La motivazione ideologica che accompagna la drastica riduzione si basa su di un mero taglio aritmetico, con risparmi effimeri, sconfessati da molti autorevoli osservatori. Siamo di fronte purtroppo ad un pericoloso “via libera” verso un sistema oligarchico della democrazia liberale, che da tempo sta sclerotizzando e mettendo in crisi persino gli Stati Uniti d’America, esempio principe del minor numero di Parlamentari, di scarsa rappresentanza popolare e maggior numero di Lobbisti.

Sarebbe stato molto più efficace abbassare drasticamente gli appannaggi e i vitalizi, i più esosi dell’Unione Europea, e del numero delle Commissioni. Così pure per i consiglieri regionali. Un forte risparmio per le casse statali sarebbe anche rendere impossibile di percepire il cumulo di più pensioni adeguate con i contributi figurativi, a spese dell’INPS o di altri istituti previdenziali.

Sarebbe stato più utile, per ridurre realmente il Deficit pubblico annuale ed efficientare la macchina statale, trasformare le Regioni a Statuto speciale in ordinarie, riducendo così drasticamente i trasferimenti finanziari dallo Stato centrale, abolendo antistorici privilegi.

Votare NO è ritornare ad una politica non demagogica e più vicina ai bisogni reali della gente. Se passasse il SI, avremo una rappresentanza più elitaria, con minor numero di cittadini rappresentati per regione, e soprattutto scelti direttamente dai leader di ciascun partiti.

Una motivazione istituzionale usata dai leader dei 5Stelle è legata alla forma dei Parlamenti in altri stati democratici, ritenuti più efficienti e meno dispendiosi dei nostri, senza però menzionare le loro forme elettorali e governative.

Differenze istituzionali sostanziali, invece, che obiettivamente finora non dimostrano che il Parlamento italiano sia così inefficiente, pletorico, dispendioso come si vorrebbe far credere … leggi tutto

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