“Non mi chiamo rifugiato”, storie di rifugiati raccontate in prima persona da chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese.
Al via il progetto editoriale, radio e web, ideato per sensibilizzare ascoltatori e lettori sulla condizione dei rifugiati in Italia e sulla loro storia di esilio. Il programma, scritto e condotto dal giornalista della Radio Vaticana Stefano Leszczynski, è stato realizzato in collaborazione con il Centro Astalli, sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati.
“Non mi chiamo rifugiato” dà la parola ai protagonisti che narrano in prima persona la loro storia, presentando così in modo nuovo il dramma di chi è costretto a intraprendere un viaggio attraverso l’ignoto per cercare un paese sicuro in cui realizzarsi umanamente.
Ogni testimonianza viene contestualizzata da un punto di vista storico, politico e sociale in modo da accompagnare il racconto nel suo evolversi e fornire gli strumenti per immergersi ed immedesimarsi nel vissuto del protagonista. Il rifugiato smette in questo modo di essere semplicemente un numero o una statistica: da entità generica torna ad essere persona con il proprio vissuto, i propri affetti, le proprie paure e i progetti di vita … leggi tutto