Roma nord, creare una casa-rifugio per donne vittime di violenza e sentirsi dire: «Via da qui, ci deprezzate le case» (giornalettismo.com)

di ILARIA RONCONE 

La testimonianza arriva della presidentessa 
di Telefono Rosa per trovare nuove casi 
da adibire a rifugio per donne vittime 
di violenza

Maria Gabriella Cernieri Moscatelli è presidentessa dell’associazione Telefono Rosa e, tra le altre cose, il suo lavoro comporta fare sopralluoghi negli edifici messi a disposizione dal Comune di Roma per scopi sociali. L’associazione, che si occupa di donne vittime di violenza, è alla continua ricerca di immobili da poter utilizzare come case rifugio Roma nord per le donne che ne hanno necessità.

L’ultimo luogo in cui si è recata negli scorsi giorni è stata una palazzina in via Cassia. Qualche giorno prima la visita era stata fatta in un altro immobile destinato allo stesso scopo, stavolta ai parioli. Zone diverse ma classificabili entrambe come Roma nord, zone in cui – stando alla testimonianza della presidentessa della’associazione – la reazione di chi le abita è stata la medesima.

Case rifugio Roma nord: «Via da qui, ci deprezzate le case»

Queste sarebbero le parole di alcuni abitanti dei palazzi vicino agli immobili messi al bando dal Comune di Roma per scopi sociali. Prima ai Parioli, poi sulla Cassia.

Ecco alcune delle frasi riferite dalla Cernieri a Repubblica: «Noi, in quel palazzo, non le vogliamo: ci deprezzano il valore del bene», «non sia mai che un giorno i nostri figli dovessero trovarsi in classe con i bambini di quelle donne», «ci sono pure molti studi di professionisti in zona, ne risentirebbero anche loro» … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *