di Francesco Bisozzi
Oltre mezzo milione di lavoratori da mesi non ricevono i soldi della cassa integrazione.
Più di 150 mila aspettano dall’Inps il versamento di una o più integrazioni salariali per Covid-19. Ma poi ci sono circa 400 mila dipendenti delle aziende artigiane, che prendono però i soldi della cassa integrazione dal Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell’artigianato, all’asciutto da maggio: nel loro caso è necessario affinché i pagamenti ripartano che arrivino i 375 milioni che il governo ha destinato al fondo con il decreto Agosto.
Intanto le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps nei primi otto mesi dell’anno hanno superato quota 3 miliardi, in aumento del mille per cento rispetto all’intero 2019.
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I lavoratori del turismo e della ristorazione sono tra i più colpiti dai ritardi. «Per quanto riguarda bar e ristoranti ci sono sedicimila lavoratori che hanno richiesto di accedere agli ammortizzatori e che aspettano di essere pagati. A seicentomila addetti la cassa integrazione è stata anticipata dalle aziende che però in molti casi devono ancora rivalersi sulle casse pubbliche.
Inoltre, per quarantamila piccoli esercizi che non hanno riaperto i battenti dopo il lockdown e che hanno dovuto fare perciò pieno ricorso alla cassa integrazione non basterà nemmeno la proroga di 18 settimane concessa dal decreto Agosto, visto che a metà novembre le avranno esaurite», spiega Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei pubblici esercizi … leggi tutto