Preoccupazione degli attivisti per la libertà di espressione. Il testo era stato approvato a luglio
Entra in vigore oggi in Turchia la nuova legge che rafforza notevolmente il controllo delle autorità sui social network, minacciando la presenza di Twitter e Facebook nel Paese in caso di rifiuto alla richiesta di rimozione di contenuti ritenuti controversi. Il Parlamento – ricorda oggi l’Afp – ha approvato la legge a luglio, meno di un mese dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva chiesto di “portare ordine” sui social media, uno degli ultimi spazi di libera espressione, non completamente controllati dal governo di Ankara.
“La legge solleva molte preoccupazioni sui diritti umani”, ha commentato su Twitter Iain Levine, capo del dipartimento per i diritti umani di Facebook.
Nonostante le loro preoccupazioni, gli attivisti per i diritti dubitano però che il governo Erdogan possa attuare davvero le rigide misure previste dalla legge. “È impossibile in un paese come la Turchia sopprimere i social network che sono parte integrante della vita delle persone”, ha detto Emma Sinclair-Webb, direttrice di Human Rights Watch in Turchia.
Secondo la nuova normativa, i social network con più di un milione di connessioni uniche al giorno, come Twitter e Facebook, dovranno avere un rappresentante in Turchia e obbedire ai tribunali che chiedono la rimozione di determinati contenuti entro 48 ore.
In caso di mancato rispetto di tali obblighi sono previsti una forte riduzione della loro banda e sanzioni fino a 40 milioni di lire turche (4,3 milioni di euro). Questi giganti digitali sono anche chiamati a memorizzare i dati dei loro utenti in Turchia, ma nessuna misura vincolante in questa direzione è stata adottata quando è stata approvata la legge … leggi tutto