«Oltre 65mila domande rifiutate ogni anno: adesso basta, il servizio civile sia davvero un diritto per tutti i giovani».
L’appello al Governo promosso da VITA insieme a importanti realtà del Terzo settore è stato sottoscritto oltre che dai rappresentanti dei volontari del servizio civile da importanti opinion leader della società civile
“Possiamo permetterci il lusso di lasciare ogni anno a casa decine di migliaia di giovani?”, si chiede l’appello. Che spiega: “Negli ultimi dieci anni sono stati oltre 500mila i giovani che desideravano partecipare a un progetto di servizio civile, ma che, per carenza di posti messi a bando, hanno ricevuto risposta negativa.
Eppure a fronte di un’emergenza sociale di proporzioni inedite perché non si decide di mobilitare questa riserva del bene comune, dispiegandolo per attività e servizi per le persone più fragili, per contrastare il digital divide dei bambini e delle famiglie più povere, per dare continuità all’assistenza delle persone disabili, per fare volontariato nelle mense dei bisognosi o distribuire cibo e medicinali agli anziani soli?
Tanto più che con la riforma del servizio civile universale la possibilità di fare un’esperienza al servizio degli altri e della comunità sarebbe dovuta diventare un diritto per ogni giovane fra i 18 e i 28 anni. E invece nei prossimi due anni con le risorse previste non ne saranno avviati più di 18/19mila”.
Da qui la richiesta inviata al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili con delega al servizio civile Vincenzo Spadafora affinché “nella prossima legge di bilancio il Governo deve trovi i fondi necessari per tutti i giovani che desiderano impegnarsi col servizio civile. Dire NO ogni anno a decine di migliaia di ragazzi è uno scandalo che deve finire” … leggi tutto