Lo annuncia il governo dopo l'ennesima domenica di proteste
In Bielorussia il governo ha autorizzato la polizia ad usare “armi letali” nel corso dei cortei di protesta contro il presidente Aleksandr Lukashenko, che proseguono dalle elezioni presidenziali del 9 agosto scorso in tutto il Paese.
Ad annunciarlo, il viceministro dell’Interno Gennady Kazakevich, secondo cui alla luce dei fatti registrati durante i corte di ieri a Minsk, “abbiamo rilevato che i gruppi si sono organizzati e sono diventati estremamente radicali” e quindi “pericolosi“. Il responsabile ha riferito di manifestanti che avrebbero lanciato pietre e bottiglie contro gli agenti in tenuta antisommossa, “brandendo anche dei coltelli”.
Nella notte i disordini sono proseguiti con barricate lungo le strade e copertoni incendiati. “A nome del ministero dell’Interno, annuncio che non lasceremo le strade e garantiremo il rispetto della legge nel Paese” ha detto Kazakevich, aggiungendo che le forze di sicurezza “potranno usare, se necessario, equipaggiamenti speciali e armi letali” contro i manifestanti.
Secondo l’associazione per i diritti umani Viasna, 600 manifestanti sono finiti agli arresti “nelle proteste pacifiche” di ieri a Minsk e in altre località, “disperse con durezza” dalla polizia … leggi tutto