Della Marcia della Liberazione Roma ci rimangono tanti video e immagini, la questione del fermo nei confronti del no mask che si è rifiutato di fornire le generalità per essere multato e gli insulti alle forze dell’ordine e ai giornalisti.
Tutti «servi dello stato» per le decine di persone presenti che manifestavano contro la cosiddetta dittatura sanitaria. È stato chiesto, in qualità di forze dell’ordine e di giornalisti, di «schierarci con il popolo, di tornare dalla parte giusta».
Chiunque fosse lì a testimoniare quanto stava accadendo, dalla polizia ai cronisti, ha provato una grande amarezza. Questi ultimi si sono ritrovati bersaglio diretto della violenza verbale – e non solo – frutto di ragionamenti privi di fondamento logico.
Provocata perché ho scelto di indossare la mascherina
Senza scendere nel merito di chi è stato minacciato di morte perché presente con microfoni e telecamere in qualità di giornalista – c’è stato Saverio Tommasi che ha avuto necessità di essere scortato via dalla folla direttamente dalla polizia -, anche essere presente con uno smartphone e una mascherina in mezzo a queste persone mi è valso un attacco verbale diretto da parte di due delle persone presenti … leggi tutto
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