Consenso e comunicazione dei leader alla prova delle emergenze (youtrend.it)

di Elisa Gambarini

Ecco come la crisi innescata dal Coronavirus 
ha inciso sui tassi di gradimento dei leader 
politici e sui loro stili comunicativi
I gruppi sociali tendono a divenire più coesi di fronte ad una minaccia proveniente dall’esterno: i politologi parlano di effetto rally ‘round the flag (letteralmente “radunarsi sotto la stessa bandiera”) per spiegare il maggior consenso di cui può godere, nel breve termine, un leader politico durante i periodi di crisi.
Del resto, in momenti di grave crisi, la storia e anche l’attualità mostrano come i cittadini tendano a riporre la propria fiducia nelle istituzioni che più rappresentano il sentimento di unità nazionale, ossia chi governa, con la speranza che esse siano in grado di condurre al più presto il Paese fuori dalla crisi. Possiamo quindi affermare che anche l’emergenza sanitaria e la crisi economica derivanti dalla diffusione del Coronavirus abbiano avuto questo effetto? Quali strategie comunicative hanno adottato i leader al riguardo? Per rispondere diamo uno sguardo ai dati.
Rally ‘round the flag nella storia recente
Già in passato, attentati terroristici, disastri naturali o altri tipi di emergenze nazionali hanno influito significativamente sulla popolarità di alcuni leader. Per esempio, l’approvazione dell’operato del presidente americano Franklin Delano Roosevelt aumentò del 12% dopo l’attacco a Pearl Harbor, mentre per George W. Bush nel 2001 l’aumento fu del 39% (dal 51% al 90%) in seguito agli attacchi dell’11 settembre. Quest’ultimo evento ebbe effetti anche sul tasso di gradimento dell’allora primo ministro del Regno Unito Tony Blair, in quanto tutto il mondo occidentale ebbe la sensazione di essere sotto attacco in quel momento.
Nel nostro Paese, poco dopo il terremoto dell’Aquila del 2009, la fiducia nell’allora premier Silvio Berlusconi salì di 5 punti percentuali, salvo poi ritornare ai livelli di prima un mese più tardi. In Francia, il presidente François Hollande vide crescere la sua popolarità di oltre il 30% subito dopo gli attacchi terroristici di matrice islamica del 2015, raddoppiando l’approvazione verso il suo operato per qualche settimana, salvo poi tornare ai livelli precedenti … leggi tutto

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