In un'intervista a La Stampa l'assessore alla salute della Puglia: "Le scuole aperte provocano contagio e migliaia di persone in isolamento fiduciario"
Dopo un post su Facebook, la risposta di Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell’università di Pisa e assessore alla salute della Regione Puglia, alla ministra Azzolina continua in un’intervista a La Stampa, in cui ha difeso con forza la decisione della Puglia di chiudere le scuole: “Con i 716 nuovi casi di ieri – dice Lopalco – la Puglia ha raggiunto la soglia dei 10mila positivi. A marzo-aprile avevamo appena superato i 4mila.
Purtroppo bisogna anticipare le mosse del virus, non inseguirle. La decisione di interrompere momentaneamente la didattica in presenza, sofferta quanto necessaria, ha un fondamento epidemiologico e pragmatico e cioè mitigare l’impatto della pandemia. Le attività scolastiche, oltre a rappresentare di per sé un rischio di diffusione virale, per tutto quello che avviene prima, durante e dopo la scuola, hanno nelle ultime settimane registrato un numero dicasi tale che ci ha indotto a prendere questo provvedimento”.
“La scuola è un aggregatore sociale e, a prescindere se il contagio avvenga nelle aule o al di fuori, rappresenta un fattore facilitante per la diffusione del virus – precisa l’esperto – Da quando è partita l’attività didattica, il 24 settembre, abbiamo registrato 1.121 casi di positività fra la popolazione di età 6-18 anni, l’11% del totale. Questa percentuale era del 6% nella settimana dal 17 al 22 settembre e dell’8% nella prima settimana di apertura della scuola.
L’aumento della proporzione di casi in quella fascia di età è, dunque, sicuramente contemporaneo alla riapertura della scuola”.
“Chiedo alla ministra Azzolina di evitare atteggiamenti inutilmente ideologici nei confronti della didattica in presenza a tutti costi – osserva l’epidemiologo … leggi tutto
