Dire a qualcuno “sei cattivo come Stalin” non è messaggio d’odio. Almeno secondo gli standard di Facebook
Dire a qualcuno “sei cattivo come Stalin” non è messaggio d’odio. Almeno secondo gli standard di Facebook. Largo a ‘baffone’ anche sul social network di Mark Zuckerberg. Facebook aveva inserito l’immagine di Iosif Stalin tra quelle politicamente vietate, come ha potuto appurare Lanfranco Palazzolo, cronista parlamentare di Radio radicale.
Per uno scherzo, Palazzolo aveva postato sul gruppo di amici del calcetto una maxi foto del leader sovietico, su sfondo rosso e con tanto di falce e martello. “L’avevo fatto nel 2014 in un gruppo di amici del calcetto. Mi avevano negato un rigore, e gli avevo scritto in calce alla foto di Stalin: ‘Siete cattivi come lui’.
Dopo sei anni mi è arrivata la censura di facebook nella quale si diceva che facebook avrebbe esaminato il mio post perché non rientrava negli standard, ed anzi configurava un potenziale messaggio d’odio“. Palazzolo si è opposto con un reclamo formale. Dal successivo controllo é arrivato il passo indietro di Facebook. Stalin può tornare su facebook … leggi tutto