di Angelo Romano
Ieri la nave Eleonore della ONG tedesca Lifeline, in mare da 8 giorni con 104 persone a bordo, ha forzato il divieto di entrare in acque territoriali italiane e sì è diretta al porto di Pozzallo. Fino a due giorni fa la nave era all’altezza di Malta in attesa di indicazioni dal governo tedesco.
Poi, nella notte, la dichiarazione dello stato di emergenza a bordo e la rotta verso l’Italia. Nonostante l’allarme lanciato dalla nave, però, il centro italiano di ricerca e soccorso (Mrcc) aveva ribadito il divieto di ingresso. La nave ha deciso di forzare il blocco.
Nel frattempo i 31 migranti ancora presenti a bordo di Mare Jonio, la nave del progetto umanitario Mediterranea, sono stati fatti sbarcare a Lampedusa per “motivi sanitari” dopo un’ispezione a bordo compiuta da un gruppo di medici inviati dal ministero della Salute per verificare le condizioni dei migranti, che domenica avevano annunciato uno sciopero della fame per protestare contro il rifiuto di assegnare loro un “porto sicuro”.
La scorsa settimana la nave aveva soccorso un gruppo di migranti stipati su un gommone in avaria a 70 miglia a nord di Misurata … leggi tutto