Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

La storia avventurosa e i misteri del “Ritratto di Signora” di Klimt (rollingstone.it)

Scomparsa e ritrovata in circostanze mai 
chiarite grazie all'intuito di una studentessa. 

La scoperta di un’altra figura nascosta sotto. E poi la pandemia che ha impedito di esporla per la prima volta dopo 22 anni. Storia di come il quadro di Klimt è diventato una leggenda dell’arte

Ritrovata grazie all’intuito di una studentessa 18enne, rubata e scomparsa per 22 anni durante i quali si sono succedute le ipotesi più fantasiose (dal coinvolgimento dell’ex direttore della Galleria alla circolazione sul mercato nero o addirittura in attesa di un riscatto da pagare). Poi il ritrovamento non ancora del tutto chiarito a pochi metri da dove era sparita e il rinvenimento sul retro, attraverso un esame ai raggi X, di una seconda figura nascosta sotto quella della fascinosa nobildonna, in identica posizione ma con indosso sciarpa e cappello. Per finire con la difficoltosa autentificazione e la trepidante attesa per l’esposizione al pubblico, proprio in questi giorni sfumata a causa del nuovo Dpcm anti-Covid.

Insomma, se esiste un’opera “maledetta” la cui leggenda supera persino il suo valore artistico quella è di certo Il Ritratto di Signora di Gustav Klimt. L’ennesima beffa è di questi giorni, visto che il comune di Piacenza  aveva previsto il ritorno “a casa” (cioè alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi) del quadro per il 28 novembre, ma le nuove  disposizioni sulla chiusura dei musei hanno costretto ad annullare. E così  il quadro più sfuggente dell’arte potrà continuare a rimanere “bello e impossibile” agli occhi dei tanti che da tempo pregustavano di scattarsi un selfie con l’enigmatica “Signora”.

Nel frattempo però si può leggere la sua storia. Il primo a occuparsi del caso è stato Ermanno Mariani, che dal giorno della scomparsa è il giornalista che più da vicino ha seguito il caso – tanto che in alcuni casi è stato coinvolto  persino nelle trattative, vere o presunte, per la restituzione – e che ha scritto Il mistero del doppio ritratto di Klimt (Pontegobbo). In questi giorni, proprio in vista dell’esposizione pubblica poi rimandata, sono in arrivo altri due libri sull’argomento: La modella di Klimt.

La vera storia del capolavoro ritrovato (Baldini+Castoldi) di Gabriele Dadati. E Giallo Klimt, il libro del giornalista Giorgio Lambri che scava nei misteri che avvolgono ancora l’opera in edicola il 28 novembre con Libertà di Piacenza … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *