Esce per Castelvecchi il libro del cronista originario della Guinea Bissau
“Non amo i razzisti dilettanti, preferisco quelli veri”: da queste parole, a queste parole, a prima vista paradossali, nasce il nuovo libro del giornalista Filomeno Lopes. Il volume, intitolato proprio ‘Non amo i razzisti dilettanti’, è in uscita oggi per Castelvecchi.
Lopes, cronista per Radio Vaticana, attivista originario della Guinea Bissau, è già stato autore di diversi libri ma non aveva ancora trattato il tema del razzismo, come sottolinea in un’intervista con l’agenzia Dire, “anche se l’interesse c’è sempre stato e l’idea maturava da tempo”.
Quella di Lopes non è però una riflessione né politica né sociologica e neanche propriamente storica: seppure abbraccia tutte queste discipline l’approccio è quello dell’analisi filosofica. Lopes tenta di mostrare da dove arriva il “razzismo sistemico” nei confronti dei neri che attanaglia la società occidentale moderna. Lo fa spiegando la creazione di questo razzismo “in laboratorio fin dal XV secolo”.
È in quel momento, secondo l’autore, che il colore bianco ha iniziato a simboleggiare le virtù legate agli europei e il nero i peccati degli africani. “Per costruire il mostro del nero – denuncia Lopes – hanno partecipato diverse scienze, fino all’eugenetica”.
Secondo l’autore, questa concezione “ha avuto il suo apogeo nel periodo illuminista ed è diventata più di una cultura fino a influenzare un’intera civiltà”. Lopes spiega: “Ho invitato gli insegnanti a rileggere gli illuministi e i positivisti, da Hume a Montesquieu, per togliersi di dosso questo tipo di cultura razzista“ … leggi tutto