I mercati, per quanto teoricamente manipolabili ed effettivamente manipolati dallo strapotere delle Banche centrali, restano dei termometri affidabili per la politica.
Certo, discese e risalite di titoli di Stato o valute possono dipendere da fattori transitori o emotivi ma alcune dinamiche parlano chiaro. E il fatto che, dopo la sconfitta parlamentare di Boris Johnson sull’opzione di Brexit no-deal, la sterlina sia risalita sopra quota 1,20 sul dollaro, dopo aver toccato i minimi da tre anni, risponde a questa fattispecie.
Il proverbiale sospiro di sollievo, ancorché la strada sia ancora lunga e tutt’altro che scevra da ostacoli, in primis le elezioni anticipate nel Regno Unito … leggi tutto