Il partito di estrema destra critica la politica dello stato d'emergenza attuato da Angela Merkel
Si sono riuniti oggi per un congresso circa 600 delegati del partito dell’estrema destra tedesca, AfD, schierandosi sempre più a favore delle proteste anti-lockdown.
Secondo le autorità tedesche potrebbe trasformarsi in un hotspot di contagi di coronavirus.
Il co-leader di Alternative for Germany Tino Chrupalla ha aperto l’evento denunciando la politica “dello stato d’emergenza” introdotta dalla cancelliera Angela Merkel per contrastare i contagi.
“Le vite sono state spezzate, c’è un’ondata di fallimenti, molte persone hanno perso il loro lavoro”, ha detto davanti a una grande sala allestita in un ex stabilimento nucleare a Kalkar.
Per ottenere l’autorizzazione a organizzare questa riunione, proprio quando il governo e i Laender hanno confermato le restrizioni fino alla fine dell’anno e sono vietate le riunioni superiori a due famiglie, l’AfD ha dovuto firmare un accordo per regole severissime tra cui distanziamento e mascherine obbligatorie.
Fuori dalla sala, che adesso è parte di un hotel, 500 persone hanno protestato contro la conferenza.
La sindaca di Kalkar Britta Schulz ha definito “irresponsabile” l’organizzazione dell’evento che potrebbe “diventare un hotspot” per il virus, scrive Afp.
I Cristianodemocratici di Merkel hanno rinviato due volte il congresso per l’elezione del successore della cancelliera proprio per il timore di contagi. E i Verdi la scorsa settimana hanno organizzato la loro riunione online.
Cercando di allontare spettri di possibili rischi, il portavoce dell’Afp per le politiche sanitarie Detlev Spangenberg ha dichiarato che “il coronavirus è paragonabile a un’influenza in termini di decorso e di letalità. Quindi le misure rigide non sono proporzionali” … leggi tutto