In Francia, quattro agenti di Polizia sono indagati e due di loro rimangono in carcere nell'ambito dell'inchiesta sul pestaggio del produttore musicale Michel Zecler.
Per tre agenti, l’accusa è di “violenze volontarie da parte di pubblico ufficiale e falso in atto pubblico”.
I tre principali indagati hanno finito per ammettere che il pestaggio non era giustificato e di aver agito più che altro per paura, una volta dentro la casa di produzione di Zecler.
Hanno però negato di aver detto frasi razziste, mentre la vittima li accusa di essere stato chiamato “sporco negro”, circostanza confermata da un impiegato presente al momento del pestaggio nello studio sotterraneo.
Stando alla Procura, nessun incidente particolare aveva fino a una settimana fa macchiato la carriera degli agenti.
Contro la violenza delle forze dell’ordine, i francesi sono scesi in piazza: chiedono anche la revoca del disegno di legge sulla sicurezza, che all’articolo 24 vieta le riprese delle operazioni di Polizia.
Il disegno di legge ha suscitato una forte reazione in Francia, non solo nell’opinione pubblica ma in seno alla stessa maggioranza.
Molti esponenti di quest’ultima hanno chiesto e ottenuto in Parlamento la sospensione dell’articolo … leggi tutto