Pochi rifugiati nei centri e il voto anti-immigrazione cala (lavoce.info)

di Matteo Gamalerio, Alessio Romarri e Max Viskanic

La presenza di centri di accoglienza piccoli e 
diffusi riduce il voto per i partiti 
anti-immigrazione. 

Mentre se i centri sono di grandi dimensioni i consensi verso queste formazioni aumentano. Lo mostrano i risultati di due studi per Italia e Francia.

Accoglienza e voto anti-immigrazione

È opinione diffusa che la crisi europea dei migranti, iniziata tra il 2014 e il 2015, sia stata uno dei principali fattori alla base del recente successo dei partiti anti-immigrazione in molti paesi europei. Ma davvero accogliere rifugiati e richiedenti asilo fa aumentare sempre e comunque il voto per quei partiti? La letteratura economica sul tema ha prodotto risultati contrastanti: alcuni studi hanno trovato una relazione positiva tra l’arrivo dei rifugiati e il voto anti-immigrazione, e altri una relazione negativa.

Due nostri recenti studi con dati sui comuni italiani e francesi suggeriscono che la risposta alla domanda è “dipende”. Un’accoglienza sviluppata attraverso centri piccoli e diffusi riduce il consenso per i partiti ostili all’arrivo dei migranti. Al contrario, centri di accoglienza eccessivamente grandi portano a un incremento del voto anti-immigrazione.

In sostanza, se interpretiamo il voto anti-immigrazione come una misura del pregiudizio dei nativi verso i migranti, i nostri studi indicano che, per costruire un sistema di accoglienza che non generi diffidenza nella popolazione nativa, i governi dovrebbero cercare di ridistribuire i rifugiati e i richiedenti asilo in modo più omogeneo e attraverso l’apertura di piccoli centri di accoglienza.

Cosa succede in Italia

Il nostro primo studio si concentra sull’Italia. Negli anni della crisi dei rifugiati, il paese ha vissuto un aumento significativo nel numero di sbarchi e di richieste di asilo e allo stesso tempo un aumento del sostegno politico ai partiti anti-immigrazione, come per esempio la Lega guidata da Matteo Salvini.

La nostra ricerca prende in esame l’apertura di centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar, rinominato Siproimi a partire dalla fine del 2018), uno dei più importanti programmi di accoglienza in Italia (l’altro rilevante canale di accoglienza sono i “centri di accoglienza straordinaria”, Cas, oggi la tipologia più utilizzata) … leggi tutto

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