Come noi cittadini possiamo contrastare la disinformazione (valigiablu.it)

Joan Donovan, Research Director presso lo 
Shorenstein Center on Media, Politics and 
Public Policy, 

ha pubblicato recentemente un articolo su cosa possono fare i cittadini e le organizzazioni della società civile (attivisti, associazioni o semplicemente gruppi di cittadini) per contrastare la disinformazione. Come premessa, Donovan scrive che negli ultimi anni i ricercatori hanno offerto in numerose occasioni consigli ai giornalisti su come coprire e smontare la disinformazione, ma hanno trascurato la società civile. Come si dovrebbe reagire alla manipolazione dei media e alle campagne di disinformazione? Secondo la ricercatrice, “la mancanza di attenzione alle risposte della società civile è una grave lacuna nella ricerca e questo sta diventando sempre più evidente”.

L’approccio della società civile alla disinformazione non è lo stesso di giornalisti o ricercatori. Per illustrare questa differenza, Donovan spiega qual è il metodo di lavoro del team di ricerca “Technology and Social Change” di cui fa parte. Normalmente, i ricercatori si servono dell’etnografia digitale per 1) rilevare, 2) documentare e 3) smascherare le campagne di disinformazione.

Nella fase di rilevamento il team di esperti analizza in profondità i presunti contenuti disinformativi su siti web e piattaforme digitali e gli account che li condividono. Il primo obiettivo è capire se si tratta di siti legittimi e persone reali o se sono invece profili creati ad hoc con lo scopo di condividere propaganda e disinformazione su un determinato argomento.

Dopo aver riscontrato un modello comportamentale dannoso, i ricercatori ricreano una sequenza temporale degli eventi per un’analisi più approfondita, documentando e salvando ogni messaggio con uno screenshot (per prevenire la possibilità che questi contenuti vengano cancellati).

È necessario, spiega Donovan, aver raccolto prima tutte le prove di cui si ha bisogno per avere un quadro completo della situazione. Una volta che tutto il materiale è stato raccolto e documentato vengono analizzate le tempistiche, i modelli comportamentali e il contesto più ampio della disinformazione. Solo allora si è in grado di valutare l’impatto di una campagna di disinformazione su questioni e comunità specifiche … leggi tutto

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