Migliaia di contadini indiani da mesi stanno protestando contro le nuove leggi sull'agricoltura volute dal governo Modi a settembre.
Come racconta Matteo Miavaldi su il Manifesto, nelle ultime settimane “decine di migliaia sono accampati al confine della capitale indiana di New Delhi. Provengono dagli Stati limitrofi di Haryana e Punjab, il centro di una mobilitazione nazionale del settore agricolo contro le riforme «liberiste» promosse in fretta e furia a settembre dal parlamento federale.
Le parole d’ordine della protesta, che interessa tutti i sindacati del settore tranne l’unica sigla affiliata al Bharatiya Janata Party (Bjp, partito di governo guidato dal premier Narendra Modi), sono «Delhi Chalo»: «Andiamo a Delhi», obiettivo dall’alto valore simbolico per la sterminata forza lavoro agricola indiana protagonista di una contestazione durissima e, al momento, insanabile”.
I colloqui con il governo sono falliti in questi giorni, e i contadini sabato scorso, 5 dicembre, hanno annunciato che intensificheranno le loro manifestazioni contro le nuove leggi sull’agricoltura e continueranno a bloccare le principali autostrade alla periferia della capitale.
I manifestanti hanno respinto l’offerta del governo di rivedere alcuni aspetti critici delle normative, chiedendone ancora una volta l’abolizione totale e annunciando uno sciopero nazionale per martedì 8 dicembre. Le due parti si incontreranno di nuovo mercoledì … leggi tutto