di Kristoffer Granov (Eurozine Vienna Traduzione di Luca Pauti)
Un’atmosfera sempre più europeista in Danimarca ha inferto un duro colpo ai nazionalisti del Partito popolare danese.
Il paese ha visto quest’anno la più grande affluenza alle elezioni del parlamento europeo mai registrata, con il 66 per cento degli elettori che hanno votato. Questo non rafforza automaticamente la legittimità democratica dell’Unione europea.
Tuttavia, il risultato riflette un rifiuto schiacciante dell’approccio nazionalista a problemi che sono impossibili da risolvere esclusivamente all’interno dei confini nazionali. La Danimarca ha votato verde, liberale e socialdemocratico, e allo stesso tempo ha inferto un duro colpo alla destra nazionalista euroscettica.
Come per le elezioni politiche che si sono svolte dieci giorni dopo, il 5 giugno, è stata la questione del cambiamento climatico ad essere in primo piano. Il partito di sinistra Socialistisk Folkeparti, con la veterana attivista per i cambiamenti climatici e deputata Margrethe Auken, ha raddoppiato i seggi al parlamento europeo dopo aver ottenuto il 13,2 per cento dei voti e due seggi … leggi tutto