Su Parler torna la “caccia” a Hillary Clinton: “Non è ancora stata arrestata” (giornalettismo.com)

Sul "Twitter" della destra riesplode la campagna 
contro l'ex candidata alla Casa Bianca al grido 
di "Lock her up"

“Lock her up (rinchiudetela, ndr)“. Riparte al grido reso famoso da Trump nel 2016 la campagna anti Clinton su Parler. Crescono infatti i post sul ‘Twitter di destra” che chiedono perché l’e segretario di Stato e candidata democratica “non sia ancora stata arrestata”.

Non sono chiari i motivi per cui Hillary Clinton dovrebbe finire in galera, ma è chiaro il riferimento al grido che ha caratterizzato la campagna elettorale del 2016.

La campagna anti Clinton su Parler e il legame con complottisti e QAnon

La campagna anti Clinton su Parler riparte proprio in contemporanea con la progressiva perdita di peso delle accuse di brogli lanciate e mai provate da Trump. Se la nuova teoria del complotto perde quota i fedelissimi di Trump e del complottismo più assurdo si rivolgono dunque alla fonte madre, quella Hillary Clinton che è stata forse la prima vittima delle paranoidi accuse dell’ultra destra americana.

Una delle accuse è quella del “Clinton body count” la teoria portata avanti da vari membri della destra Usa, tra i quali l’editore di Newsmax, Christopher Ruddy, secondo la quale i Bill e Hillary Clinton avrebbero ucciso una cinquantina dei loro collaboratori.

Voci assurde e smentite in maniera netta e definitiva da varie inchieste giornalistiche, che hanno scoperto che, per esempio, molte delle presunte vittime erano invece ancora vive, ma che sono state rilanciate negli ultimi anni nel circuito dei fedeli di QAnon e simili … leggi tutto

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