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L’ecomafia ci costa quasi 20 miliardi di euro ogni anno (valori.it)

di Rosy Battaglia

Ciclo del cemento, rifiuti, abusivismo edilizio e 
agromafie. Aumenta l'efficacia delle norme ma non 
basta, secondo il rapporto Ecomafia di Legambiente

Il business potenziale dell’ecomafia, solo nel 2019, ci è costato 19,9 miliardi di euro. Ciò significa che, nell’ultimo quarto di secolo, sono stati drenati all’economia legale ben 419 miliardi di euro, a danno di ambiente e territori. E con ricadute anche sulla salute dei cittadini e degli ecosistemi.

Proventi illeciti a cui attingono imprenditori, funzionari e amministratori pubblici, collusi con 371 clan mafiosi attivi e infiltrati in tutte le filiere. Sono queste le stime contenute nell’ultimo rapporto Ecomafia 2020 a cura dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente che raccoglie dal 1995 le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia. Rapporto che invita anche a vigilare su appalti e fondi che arriveranno con il programma Next Generation Eu.

In Italia 4 reati ambientali ogni ora

Nel 2019 sono stati compiuti 34.648 reati contro l’ambiente nel nostro Paese, 4 ogni ora. Illegalità che investono in alcuni pilastri fondamentali dell’economia nazionale: il ciclo del cemento, quello dei rifiuti e l’agroalimentare. Ma zona grigia e malavita organizzata sono penetrate anche nello sfruttamento delle energie rinnovabili, distorcendo l’economia circolare e incentivando i traffici di animali.

Dati che emergono dall’intensa opera di forze dell’ordine, capitanerie di porto, magistratura, e dal lavoro del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli … leggi tutto

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