Il rapimento degli equipaggi dei motopescherecci era la punizione di Haftar all'Italia, che lo aveva trascurato dopo la sconfitta per mano turca nell’assedio di Tripoli e la rotta disordinata in Cirenaica
L’ammiraglio affonda il governo. “Basta con la politica della passività dettata dalla paura”. A proclamarlo è l’ammiraglio Giuseppe De Giorgi, capo di Stato Maggiore della Marina Italiana dal 2013 al 2015, dopo il rilascio dei due pescherecci di Mazara del Vallo, sequestrati dalle milizie del generale Haftar lo scorso primo settembre e liberati dopo oltre 100 giorni di prigionia.
“E’ tempo che le nostre navi tornino a presidiare il Mediterraneo, in numero adeguato e con regole d’ingaggio che consentano loro di essere efficaci. La difesa della flotta mercantile e di quella peschereccia è uno dei compiti istituzionali della Marina militare.
Proteggere i nostri cittadini è un dovere”. “Il rapimento degli equipaggi dei due motopescherecci – osserva – era la punizione di Haftar al ministro Di Maio e all’Italia, colpevoli di trascurarlo dopo la sua sconfitta per mano turca nell’assedio di Tripoli e la sua rotta disordinata in Cirenaica … leggi tutto