Il film su Netflix riprende la storia di Giorgio Rosa e la sua 'isola' al largo di Rimini; noi ne abbiamo parlato con l'esperto di micronazioni Graziano Graziani.
Fino agli anni Duemila, quella delle Isole delle Rose era una delle tante stranezze relegate nel dimenticatoio della storia contemporanea italiana.
Per chi non conoscesse la storia, ecco un brevissimo riepilogo. Nel 1968, l’ingegnere bolognese Giorgio Rosa (scomparso nel 2017) e un ristretto gruppo di persone avevano proclamato l’indipendenza della “Repubblica esperantista dell’Isola delle Rose,” una piattaforma d’acciaio costruita al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali. I lavori erano iniziati qualche anno prima, tra difficoltà burocratiche e i sospetti delle autorità locali.
La nuova micronazione aveva aperto un bar, si era dotata di un ufficio postale e di appositi francobolli, e stava pensando di emettere una propria moneta (i Mills). Ovviamente, il governo italiano dell’epoca non la prese benissimo: mandò le forze dell’ordine a sgomberare la piattaforma e in seguito la fece esplodere … leggi tutto