Il comune di Bergamo si dichiarerà “persona offesa” nell’inchiesta per epidemia colposa (ilpost.it)

Il comune potrà presentare elementi di prova 
ai magistrati che indagano sulla gestione 
dell'epidemia in provincia di Bergamo

Il comune di Bergamo si dichiarerà “persona offesa” nel procedimento penale avviato dalla procura di Bergamo, che sta indagando per ricostruire le responsabilità nella gestione dell’epidemia. Durante la prima ondata, in provincia di Bergamo il coronavirus ha causato la morte di migliaia di persone, molte di più di quante non dicano i dati ufficiali.

Nei mesi di marzo e aprile, nella città di Bergamo sono morte in totale 912 persone contro i 235 morti in media nei cinque anni precedenti, quindi nel 2020 c’è stata una sovramortalità del 288%. I magistrati bergamaschi hanno iniziato le indagini ad aprile e al momento hanno ipotizzato tre capi d’accusa: epidemia colposa, omicidio colposo e falso.

La dichiarazione come “persona offesa”, firmata dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori e condivisa da tutta la giunta, consente al comune di essere informato su tutti gli atti di indagine durante le indagini preliminari. Per esempio, l’avvocato nominato dal comune può partecipare ad eventuali perizie.

Il comune può anche presentare memorie o indicare elementi di prova al pubblico ministero. Se sarà promossa l’azione penale attraverso il rinvio a giudizio, e quindi ci sarà un vero e proprio processo, il comune avrà la possibilità di costituirsi parte civile e chiedere un eventuale risarcimento per conto dei cittadini.

«Abbiamo valutato che questo passo, che il Comune di Bergamo attua in rappresentanza dei diritti e degli interessi dei propri cittadini, sia giustificato e necessario visto l’eccezionale impatto della pandemia a Bergamo, con un numero di vittime e un tasso di letalità molto al di sopra dei pur elevati indicatori nazionali», ha spiegato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori … leggi tutto

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