di Silvio Garattini e Sergio Harari
Confidare nella ragionevolezza non è sempre la scelta vincente, talvolta bisogna agire con decisione per salvaguardare la salute pubblica.
Altrimenti rischieremo di non raggiungere la cosiddetta immunità di gregge
La scelta, condivisa da tutti i Paesi del mondo, di vaccinare per primi medici e operatori sanitari è la più logica e scontata che possa esserci. È evidente che se medici e infermieri si ammalano non solo non possono assistere i loro pazienti ma rischiano di diffondere ancor più il contagio.
Inoltre, gli operatori sanitari che si vaccinano rappresentano un messaggio di fiducia sull’utilità e sicurezza dei vaccini. Ecco invece fioccare le accuse: passano davanti a tutti, hanno una corsia preferenziale, pagheranno sulla loro pelle gli effetti collaterali, fanno solo show, e via andare.
Purtroppo ai critici di professione si sono aggiunti alcuni mass media amplificando, attraverso la loro voce, queste pretestuose polemiche figlie solo della disinformazione. Abbiamo così assistito ai vili attacchi all’infermiera dello Spallanzani, Claudia, prima vaccinata nel Paese, che, con parole piene di sensibilità, aveva definito il vaccino un atto di amore e responsabilità … leggi tutto