Il completamento di Brexit lascia moltissimi dubbi sul futuro istituzionale di una delle due parti in causa: e non è l'Unione Europea
L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, che si è completata l’1 gennaio 2021 dopo che le due parti avevano trovato un compromesso sul futuro accordo commerciale, lascerà moltissimi strascichi: dai disagi e dalle lentezze burocratiche dei primi mesi fino a un ripensamento del ruolo del Regno Unito nel mondo.
Nel medio e nel lungo termine potrebbe inoltre minacciare una delle due componenti fondamentali dello stato, richiamate anche nel nome: non la monarchia, il cui consenso rimane altissimo, ma l’unità dei paesi che lo compongono.
In Scozia, infatti, si sta parlando con maggiore insistenza di tenere un nuovo referendum sull’indipendenza, mentre l’Irlanda del Nord sarà di fatto spinta dal compromesso trovato con l’Unione Europea a intrattenere sempre più rapporti con l’Irlanda, da cui si era separata nel 1921. Entrambi i paesi, peraltro, avevano votato a larga maggioranza per rimanere nell’Unione Europea al referendum del 2016 su Brexit.
A minacciare l’integrità del Regno Unito non c’è solo Brexit. «L’effetto combinato del governo di Boris Johnson, della pandemia da coronavirus e di Brexit sta creando una crisi istituzionale che potrebbe verificarsi nel 2021», ha scritto il Guardian in un editoriale non firmato pubblicato a fine dicembre … leggi tutto