Col voto in Israele è a rischio il processo di pace. Serve il riconoscimento dello Stato di Palestina (huffingtonpost.it)

di Arturo Scotto

Oggi vota Israele. E sarà uno spartiacque. A confrontarsi sono due varianti della destra. Quella sovranista di Netanyahu, il mattatore della politica israeliana degli ultimi dieci anni, testa di ariete di un’insorgenza che ha come protagonisti Trump, Johnson, Bolsonaro e Salvini.

Quella liberale di Ganz, che va a unirsi alla lunga sequenza di Generali che hanno condizionato la vita politica di quel Paese. In mezzo, una sinistra dispersa e marginale, frantumata nelle offerte elettorali, sradicata socialmente, destinata a lottare per superare la soglia dell’esistenza.

La prossima Knesset sarà indubbiamente il Parlamento più spostato a destra della storia, con i sostenitori di Oslo ormai ridotti al lumicino, isolati e senza leadership … leggi tutto

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