Israele, il vaccino “elettorale” di Netanyahu. I palestinesi? Possono attendere (globalist.it)

di Umberto De Giovannangeli

L’informazione mainstream di casa nostra ha 
subito starnazzato: “Italia guarda a Israele 
e impara”. 

Impara a vaccinare. Ma ha dimenticato qualche ‘piccolo’ particolare

L’informazione mainstream di casa nostra ha subito starnazzato: “Italia guarda a Israele e impara”. Impara a vaccinare. Naturalmente la stessa informazione così entusiasta e partecipe poco o niente, salvo rare eccezioni, aveva scritto sulle decine di migliaia di israeliani che per mesi e mesi, con mascherine e distanziati, hanno preso d’assedio la residenza ufficiale del primo ministro Benjamin Netanyahu, a Balfour Street, nel cuore di Gerusalemme, e quella privata, a Cesarea, inferociti per come “Bibi” aveva affrontato l’emergenza sanitaria e condotto, maldestramente, la guerra al Covid -19. 

Vaccino elettorale

Tanto è interessato a dedicare ogni suo sforzo a come riassestare un Paese messo in ginocchio dalla pandemia – non solo in termini di morti, a decine di migliaia, ma di aziende costrette a chiudere, di posti di lavoro irrimediabilmente persi, di un incremento massivo delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà – tanto è interessato a questo, che ha deciso di portare gli israeliani a elezioni anticipate, a marzo, le quarte in due anni.

Un primato mondiale.  Chi scrive ha avuto modo di intervistare Netanyahu e scrivere su di lui, assieme a Riccardo Cristiano, un instant book quando, nel 1996, neanche un anno dopo l’assassinio di Yitzhak Rabin, Netanyahu sconfisse per trentamila voti Shimon Peres.

La sua abilità tattica è fuori discussione, su questo terreno non c’è partita. Così come il primo ministro più longevo nella storia d’Israele, più del fondatore dello Stato ebraico, David Ben Gurion, ha manifestato un’abilità senza eguali nel saper annientare i suoi più pericolosi competitori, soffocandoli in abbracci mortali, trasformandoli da alleati in vassalli.

Ultimo, in ordine di tempo, è quel Benny Gantz che si è politicamente suicidato accettando di formare un governo con l’uomo di cui nelle tre campagne elettorali anticipate si era professato irriducibilmente alternativo … leggi tutto

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