Rinviata al 21 ottobre: così si è conclusa la prima udienza del processo contro i fascisti Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, e Vincenzo Nardulli, di Avanguardia nazionale, per l’aggressione violenta e le minacce di morte ai danni di due cronisti de l’Espresso, Federico Marconi e Paolo Marchetti, lo scorso 7 gennaio al Verano durante il raduno per l’anniversario dei morti di Acca Larentia.
Un rinvio tecnico arrivato in un’aula gremita di capi e capetti del neofascismo romano e nazionale. A cominciare da Roberto Fiore, che non ha lesinato messaggi d’incoraggiamento al suo sodale Castellino, attualmente detenuto per una condanna a quattro anni per un precedente episodio violento e che lasciando l’aula ha salutato a mano alzata, corrisposto, i suoi amici neri presenti.