Una via italiana alla rivoluzione dell’idrogeno (ilsole24ore.com)

di Francesco Macrì

L’Italia deve perseguire una via energetica 
che si inserisca negli indirizzi europei, 
ma mantenendo le proprie specificità.

L’idrogeno “verde” è l’elemento chiave su cui sta puntando l’Europa nella strategia energetica comunitaria verso la decarbonizzazione. La strategia auspicabile per l’Italia deve trovare, nel breve termine, il suo sbocco nell’idrogeno “blu”. Il vettore “blu” prodotto da gas naturale, con processi ambientalmente compatibili, rappresenta lo step più appropriato, nel breve-medio termine, per conseguire gli obiettivi comunitari di sostenibilità energetica.

Ciò non significa considerare secondario lo sforzo per lo sviluppo dell’idrogeno “verde”, posto che questo sarà una fonte energetica su cui puntare nel tempo, nel quadro complessivo di reale crescita delle fonti energetiche rinnovabili. Con l’idrogeno “blu” distribuito mediante le reti del gas si minimizzerebbero anche gli effetti sull’ambiente delle emissioni fuggitive.

Si tratta di una visione prospettica necessaria per mantenere la competitività energetica dell’Italia, che si distingue nello scacchiere europeo per un sistema di reti gas fra i più avanzati d’Europa da valorizzare e preservare nel tempo.

L’infrastruttura delle reti gas in Italia misura circa 258mila chilometri è altamente performante e largamente utilizzata, con lavori di manutenzione e aggiornamento delle reti costanti che hanno già visto la sostituzione di gran parte delle condotte in ghisa grigia responsabili dell’effetto climalterante. Proprio le caratteristiche tecniche dell’infrastruttura attuale permetterebbero costi ridotti per la riconversione a idrogeno.

Nel contesto italiano il ricorso al vettore idrogeno “blu” consentirebbe costi contenuti di distribuzione senza produrre alterazioni invasive al paesaggio. La distribuziona dell’idrogeno “blu” attraverso la rete garantirebbe investimenti per la manutenzione, salvaguardando il vantaggio competitivo del Paese nel settore e fornirebbe la risposta più rapida al tema della decarbonizzazione dei trasporti – di lungo e corto raggio – superando la questione della capillarità dei punti di rifornimento sulle reti stradali … leggi tutto

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