Più donne nelle banche centrali (ingenere.it)

di Guillaume Vallet

I tempi sono maturi, le banche centrali hanno bisogno di più donne ai vertici, non è solo una questione di quote. Serve un cambio di mentalità

La crisi del 2007-2008 ha sollevato numerosi quesiti rispetto al mondo delle banche centrali. Queste istituzioni hanno come finalità la produzione di un bene pubblico – la stabilità a livello macroeconomico e la prosperità – attraverso il raggiungimento dei propri obiettivi prefissati di natura macroeconomica.

Tuttavia, la scelta di chi siede al vertice delle banche centrali non avviene su base democratica. La nomina è invece appannaggio del mondo della politica e si basa sulle competenze, ovvero sulla capacità di chi siederà al vertice di tali istituzioni di conseguire gli obiettivi stabiliti dal ‘mandante’.

Parimenti, le istituzioni democratiche non controllano appieno le azioni delle banche centrali, in particolare in virtù dell’indipendenza dal mondo della politica di cui queste ultime godono: sebbene chi siede al vertice delle banche centrali sia responsabile delle decisioni di queste istituzioni, una tale responsabilità spesso si sostanzia in un semplice discorso tenuto davanti all’istituzione parlamentare (si veda, ad esempio, la relazione tra la Banca centrale europea e il Parlamento europeo)leggi tutto

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