L’agenzia europea per i farmaci auspica controlli a tappeto per scongiurare il rischio nitrosammine, le sostanze potenzialmente cancerogene che hanno causato la sospensione dei farmaci a base di ranitidina e valsartan
Tutti i farmaci autorizzati al commercio nell’Unione Europea devono essere testati per l’eventuale presenza di nitrosammine, le sostanze cancerogene alla base del blocco da parte dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dei lotti di ranitidina e che nel 2018 era stato anche la causa del ritiro di molti farmaci antipertensivi contenenti valsartan. Lo richiede l’Ema, l’agenzia europea per i medicinali. La richiesta, precisa l’Ema, è precauzionale.
Test in tre anni
L’Ema indica anche le priorità di intervento, visto l’elevato numero di prodotti approvati: i titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dovrebbero dare la priorità ai vari farmaci tenendo conto di fattori quali la dose massima giornaliera assunta, la durata del trattamento, l’indicazione terapeutica e il numero di pazienti trattati. Un lavoro che potrebbe durare tre anni.
Il pericolo
Le nitrosammine – ricorda il comunicato – sono classificate come probabili agenti cancerogeni per l’uomo, il che significa che un’esposizione a lungo termine al di sopra di determinati livelli può aumentare il rischio di cancro … leggi tutto
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> L’elenco completo dei farmaci ritirati dal mercato (pdf)
> L’elenco completo dei farmaci per cui è disposto il divieto d’uso (pdf)