-
Uno studio preliminare condotto in Israele afferma che il vaccino Pfizer-Biontech offre una protezione del 94 per cento contro il covid-19:
- lo studio è stato condotto su più di mezzo milione di persone vaccinate e monitorate dalla Clalit, la principale delle quattro aziende israeliane di assicurazione sanitaria. Finora sono stati vaccinati 3,9 milioni di persone e 2,2 milioni hanno ricevuto la seconda dose. Il governo mira a vaccinare tutta la popolazione sopra i sedici anni entro la metà di marzo. Nel paese due persone guarite dal covid-19 sono risultate positive alla variante “sudafricana”, finora rintracciata in 44 casi. In Israele i decessi registrati finora sono 5.388. La popolazione palestinese della Cisgiordania e di Gaza è ancora in attesa del vaccino: il 15 febbraio a Gaza dovrebbero arrivare duemila delle diecimila dosi dello Sputnik V donate dalla Russia, ma il consiglio di sicurezza nazionale israeliano deve ancora dare il via libera al trasporto. In Cisgiordania sono stati registrati 1.577 decessi per il nuovo coronavirus e 533 sono stati registrati a Gaza.
- Nello Zimbabwe sono arrivate duecentomila dosi di vaccino Sinopharm donate dalla Cina. Un altro carico di 600mila dosi è atteso per marzo. Il vicepresidente dello Zimbabwe, Constantino Chiwenga, ha dichiarato che sarà vaccinato prioritariamente il personale sanitario impegnato nella lotta alla pandemia. Lo Zimbabwe ha stanziato cento milioni di dollari per l’acquisto dei vaccini e intende comprarne venti milioni di dosi per immunizzare il 60 per cento della popolazione. Lo Zimbabwe ha registrato 35mila casi e 1.400 decessi correlati al covid-19.
- Le decisioni politiche di contrasto alla pandemia nel Regno Unito avrebbero causato una brusca frenata nell’applicazione delle leggi per le pari opportunità, colpendo in particolare i diritti delle donne sul posto di lavoro, la loro possibilità di ottenere i sussidi previsti per l’emergenza sanitaria durante la gravidanza, e lasciandole senza aiuto nei periodi di chiusura delle scuole quando hanno dovuto restare a casa per prendersi cura dei figli. Lo afferma una lettera inviata alla Commissione per l’uguaglianza e diritti umani firmata da esponenti di Amnesty international, del Trades union congress (la confederazione sindacale Tuc), Save the children e l’associazione Fawcett society, che domandano un’indagine approfondita. Il governo ha risposto di aver agito in base alle norme di pari opportunità contenute nel Coronavirus act pubblicato nel 2020 … leggi tutto