di Pierluigi Battista
Finora non sono stati prodotti solo catastrofi e dolore. Per esempio, è drasticamente calato il numero di bambini decimati da fame e malattie
Ha ragione Greta: il pianeta sta attraversando un momento molto buio. Fortuna, però, che il progresso ha portato la luce elettrica, altrimenti staremmo tutti molto peggio, ancora più al buio. E senza l’elettricità, che non è il miracolo ma il prodotto di ingegno, applicazione, scienza, Greta neanche avrebbe avuto a disposizione il microfono delle Nazioni Unite da cui ha lanciato il suo allarme davanti ai potenti del mondo. sotto i riflettori accesi con le prese elettriche, Greta, che ha il merito di dirci che andando avanti così presto manderemo in rovina «questo capolavoro sospeso nel cielo» cantato da Adriano Celentano nel suo allarme in Mi settima quasi una sessantina di anni fa, si arrabbia molto perché chi l’ha preceduta non avrebbe generato che catastrofi e dolore, «rubando» la sua giovinezza e il suo futuro.
Ma questo non è vero, o almeno è molto ingeneroso, perché il progresso così veementemente deplorato ha consentito a tanti sfortunati coetanei africani di Greta di avercelo, un futuro, semplicemente perché sono sopravvissuti alla strage della miseria che mieteva in passato un numero incalcolabile di innocenti: senza il progresso quei coetanei di Greta starebbero tutti sotto terra ancora bambini, nel buio eterno … leggi tutto