Usare il denaro e i tribunali al posto delle ruspe e delle armi.
E’ il modo più “soft” per raggiungere il medesimo obiettivo: colonizzare Giudea e Samaria (i nomi biblici della Cisgiordania)
Il crimine “soft”
La terra dei palestinesi. Terra significa vita, radici, cultura, identità di un popolo. Terra è spazio e tempo. E’ memoria e al tempo stesso futuro. Sulla terra si edifica uno Stato che, altrimenti, è finzione. Per comprendere appieno cosa sta accadendo, nel silenzio della comunità internazionale e della stampa mainstream, un importante contributo lo offre Odeh Bisharat in questo scritto per Haaretz: “’ Chiunque pensi che a un abitante palestinese dei territori occupati importi molto se viene sradicato dall’estremista Itamar Ben-Gvir o dal Fondo Nazionale Ebraico, fiore all’occhiello della visione sionista, si sbaglia.
Il poeta iracheno Muthaffar al-Nawab ha scritto: ‘La pecora non si cura della forma della lama nel macello’. Qual è la differenza tra il “riscattare la terra” del JNF e il “o noi o loro – espellere il nemico arabo” di Ben-Gvir? In effetti, il primo slogan è più pericoloso perché la richiesta di espulsione è avvolta in un pacchetto scintillante – ‘redenzione’.
Ma in realtà si tratta di riscattare la terra dalla sua anima, gli arabi. Così la terra che ci rimarrà sarà senza anima, i cui nuovi abitanti instillano la paura nella società israeliana. Guarda e vedi chi muove le ruote dello stato nei corridoi del potere. Ma i responsabili della JNF non hanno il senso della giustizia naturale. Al momento il loro obiettivo è ‘riscattare’ le terre intorno agli insediamenti e passarle alle mani carezzevoli dei bulldozer dei coloni, che rovineranno la terra, spianeranno le colline e feriranno le montagne.
Quando la redenzione dei territori occupati sarà completa, possiamo presumere che l’operazione proseguirà al galoppo verso la Giordania. È inconcepibile che il JNF, con tutto il denaro che ha nelle sue casse, venga smantellato. Il cinismo del JNF non fa che crescere: Chiede agli ebrei del mondo di contribuire alla forestazione del Negev, e all’ombra promessa del verde gli arabi vengono espulsi dalla loro terra. È interessante che anche 70 anni dopo la creazione dello stato, la redenzione sia ancora condotta clandestinamente … leggi tutto