“Uno dei cento libri più pericolosi al mondo”, così Arnaldo Momigliano definì la Germania di Tacito, di cui esce ora una nuova edizione, egregiamente curata da Giuseppe Dino Baldi, per i tipi di Quodlibet: novantacinque pagine di testo (e traduzione), accompagnate da ben duecentoquaranta pagine di commento (in corpo minore).
E questo perché il curatore è consapevole che, in quest’opera, “quasi ogni parola apre labirinti di senso il cui intrico è accresciuto dalle interpretazioni prodotte ostinatamente nei secoli”. Ciò, aggiunge, “può essere faticoso per chi legge”, ma assicuriamo che non è fatica quella che abbiamo provato nel delibare annotazioni così ricche e sostanziose, tutt’altro.
Comunque l’importante, come diceva Breton, è sapersi orientare nel labirinto. Cerchiamo quindi di indicare alcuni possibili fili di Arianna che disegnino dei percorsi all’interno di questa trama avvincente, stesa tutt’intorno al nudo corpo del testo … leggi tutto