di Davide Morganti
La geografia, i miei alunni, l’hanno imparata non sulle cartine geografiche ma nei centri di scommesse sportive, consultando per ore fogli dove sono stampate decine e decine di partite di calcio internazionale – che include anche incontri e campionati del tutto sconosciuti – con vari tipi di giocate e quote; c’è chi passa interi pomeriggi in questi posti a scrivere, cancellare e riscrivere risultati possibili o forse improbabili.
Molti alunni conoscono città ucraine, norvegesi, moldave, uzbeke perché puntano sulle loro squadre, in classe sarebbe il caso, dunque, di sostituire la mappa geografica (casomai ci fosse) con un tabellone di scommesse da cambiare ogni settimana.
Talvolta succede che citino un fatto storico avvenuto in un luogo, che so, della Germania e lo colleghino ad uno scontro di sedicesimi di finale di Coppa, per esempio, che richiama la località studiata … leggi tutto