di GARRY KASPAROV
Il campione che ha reso grande la disciplina racconta la sconfitta subita nel 1997 da Deep Blue di Ibm: “Non ho mai saputo perdere”.
Il 6 giugno 1985 era una bella giornata ad Amburgo, anche se agli scacchisti non capita spesso di godersi il bel tempo. Mi trovavo in una sala angusta; camminavo su e giù tra i tavoli disposti in cerchio su cui erano state sistemate trentadue scacchiere.
A ogni tavolo di fronte a me c’era un avversario che faceva la sua mossa non appena arrivavo io: si trattava di un’esibizione simultanea. Le “simultanee” sono da secoli un classico degli scacchi, un modo per i dilettanti di sfidare un campione. Questa, però, era diversa dalle altre. I miei avversari, tutti e trentadue, erano computer … leggi tutto