di Daniela Corneo
Le inadempienze sono state rilevate anche dall’Ausl dopo la denuncia dei genitori.
Zaccaria: «È gravissimo, il verbale parla chiaro»
«In classe non si indossano le mascherine». «Ci sono diverse famiglie ammalate di Covid e nessuno rispetta le regole». «Abbiamo paura per la salute dei bimbi fragili, aiutateci». Sono decine e decine, e di questo tenore, le mail che in questi mesi, da fine settembre a soltanto pochi giorni fa, un gruppo di famiglie della scuola privata paritaria Steineriana di Casteldebole hanno inviato ai Nas, all’assessora alla Scuola del Comune, Susanna Zaccaria, al provveditore provinciale Giuseppe Panzardi, all’assessorato regionale alla Salute.
L’appello disperato
Un appello disperato, arrivato nelle caselle mail delle istituzioni, soprattutto nei mesi di picco del contagio, per chiedere il rispetto delle norme anti-Covid che, nell’istituto che accoglie i bimbi dalla materna alle medie (le medie non sono parificate,ndr) non sarebbero state rispettate pienamente, a quanto riferito nei racconti dei genitori agli organi competenti. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è stata quella degli ultimi giorni in cui la scuola, sfruttando il Dpcm che indica la possibilità di svolgere i laboratori in presenza, è rimasta aperta, nonostante la zona rossa, accogliendo «quasi tutti i bambini», hanno fatto sapere le famiglie alle istituzioni.
«Ci stiamo attenendo alla normativa — ha spiegato ieri la legale della scuola, Cinzia Barbetti —, l’attività laboratoriale fa parte del percorso specifico della scuola, lo scopo non è quello di riempire le aule. Il Dpcm è molto generico e stiamo valutando il da farsi». Nella documentazione allegata alle mail dalle famiglie, il programma delle giornate, almeno per alcune classi, prevederebbe lo svolgimento delle normali lezioni oltre ai laboratori: inglese, tedesco, geometria, aritmetica. «Il laboratorio non è solo quello del fare — dice però la legale —, anche le lingue rientrano tra i laboratori».
Intanto ai bimbi delle famiglie che avevano scelto di restare a casa per sicurezza, visto il picco dei contagi a Bologna, dai racconti dettagliati arrivati anche a Palazzo d’Accursio, sarebbe garantita solo un’ora di dad al giorno. «Siamo stanche — si sfogano le famiglie nelle lettere — perché rispettiamo le regole e siamo paradossalmente penalizzate. E molti di noi hanno preso il Covid, perché i bimbi in classe le mascherine non le portano» … leggi tutto