di Antonio Scalari
Mai, prima d’ora, si erano viste le strade e le piazze di città in tutto il mondo riempirsi di migliaia di giovani e attivisti per chiedere ai governi un cambiamento radicale per affrontare l’emergenza climatica.
Una mobilitazione globale senza precedenti per dimensioni. L’ingresso sulla scena mondiale dei movimenti FridaysForFuture ha spinto il tema della crisi climatica all’interno del perimetro del dibattito pubblico, dopo anni di sostanziale disinteresse da parte di molti media e anche di larga parte della società.
La mobilitazione degli studenti deve aver toccato numerosi nervi scoperti. Almeno a giudicare da certe reazioni infastidite dalle sfilate dei “ragazzini”, dalle scemenze sui “gretini” della stampa di destra, dagli attacchi al movimento e all’attivista svedese Greta Thunberg, con contorno di ipotesi complottiste su chi c’è dietro, su chi la manda, sul “perché deve essere lei a parlarci di clima e non gli scienziati” (che da anni denunciano il problema, inascoltati dai più) … leggi tutto